sabato 14 dicembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 10


Art. 33 = l’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento. ecc.
Nel primo comma dell’Art. 33 è presente un’affermazione generale di grandissima importanza: non devono e non possono esserci interferenze di alcun genere alla libertà di espressione nel campo dell’arte e della scienza, perché si tratta di due particolari aspetti della libertà di pensiero dell’uomo .
La libertà si estende anche all’insegnamento di arte e scienza: ciò significa anche, tra l’altro, che il compito dello Stato di istruire non può essere perseguito imponendo determinate concezioni culturali e/o filosofiche.
Art. 34 = la mancanza di istruzione è uno degli ostacoli che la Repubblica deve rimuovere per agevolare lo sviluppo e l’uguaglianza di tutti i cittadini.

sabato 7 dicembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 9


Ma lo Stato interviene anche in campo economico-sociale. Si dice infatti che il lavoro nobilita l’uomo e lo rende libero, nel senso che gli permette di provvedere ai suoi bisogni e di contribuire al miglioramento delle condizioni della comunità in cui vive. La nostra Costituzione accoglie in pieno questa concezione del lavoro e ne parla nei Principi Fondamentali (artt. 1 - 3 -  4). Inoltre con gli artt. dal 35 al 40  regola i cosiddetti rapporti economici di lavoro (favorire e proteggere il lavoro, garantire equità della retribuzione, i diritti della donna lavoratrice e dei cittadini più deboli, i diritti sindacali); mentre negli artt. dal 41 al 47  si occupa dei rapporti economici “d’impresa”.
L’economia comprende anche l’attività di produrre/fornire beni che servono a soddisfare i bisogni dei cittadini: beni materiali e servizi. La produzione/fornitura di questi beni non riguarda solo gli imprenditori privati, ma anche lo Stato, al quale è affidato il compito di contribuire al benessere dei cittadini finanziando lavori ed attività economiche nell’interesse della collettività (ad esempio costruzione di strade, scuole, acquedotti, ospedali) e fornitura di servizi: scuola sanità….
La Costituzione inoltre agli artt. 33 – 34  affronta il tema dell’istruzione nei suoi vari aspetti, partendo da un principio (art. 9: “la Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica, tutela il paesaggio ed il patrimonio storico e culturale della Nazione”) che è alla base dell’istruzione: il valore della cultura, cioè l’insieme delle conoscenze che vengono trasmesse da una generazione ad un’altra e che ogni persona acquisisce crescendo, fin da bambino.
La Costituzione italiana affida alla Scuola il compito di istruire ed educare i futuri cittadini. Si tratta di un impegno di fondamentale importanza per la vita della Nazione: un popolo di ignoranti è certamente destinato ad un futuro privo di libertà e di sottosviluppo.

sabato 23 novembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 8


La gestione dei Servizi Pubblici e delle Attività Sociali, Culturali ed Economiche

Lo Stato, per essere apprezzato (e quindi rispettato ed obbedito) dai cittadini, deve erogare loro diversi servizi: deve gestire, in particolare, gli ospedali, le scuole, i trasporti pubblici, i tribunali e le forze dell’ordine. Vi saranno dunque lavoratori della sanità, scolastici, dei tribunali e dell’ordine pubblico, retribuiti dallo Stato in quanto svolgono funzioni di pubblica utilità. Per organizzare questi servizi lo Stato si avvale della burocrazia, composta da funzionari e impiegati pagati dallo Stato (e quindi dalla collettività, in quanto lo Stato è res publica, cioè cosa di tutti) che pianificano e coordinano il buon funzionamento di sanità, scuola, trasporti, difesa, giustizia, ordine pubblico, ecc.
Per pagare i servizi e la burocrazia che li organizza occorre denaro e lo Stato se lo procura mediante il fisco, prelevando da ciascun cittadino una parte dei suoi guadagni in modo equo, proporzionato (Art. 53 Costituzione della Repubblica Italiana che dice: “tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva. Il sistema tributario è informato a criteri di progressività”).


sabato 16 novembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 7


Caratteristiche dello Stato

·        popolo;
·        territorio delimitato da precisi confini;
·        sovranità: il potere dello Stato di organizzare la società tramite le leggi e di usare la forza per farle rispettare; ma anche indipendenza e autonomia: NESSUN ente esterno ha il diritto di ordinare o imporre ad uno Stato sovrano cosa deve o non deve fare; uno stato moderno è legittimato dalla sovranità popolare, in quanto il potere proviene dal popolo che lo esercita attraverso i suoi rappresentanti;
·        Monopolio della forza: è il solo autorizzato a esercitarla attraverso le forze Armate e dell’ Ordine;
·        Imposizione di regole e leggi;
·        Giudizi sui contrasti;
·        Erogazione dei servizi pubblici (scuole, ospedali, trasporti pubblici);
·        Imposizione di tributi fiscali.

sabato 9 novembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 6


Cos’è la Costituzione?

C’è chi la considera un documento politico adottato in un certo momento della Storia e posto a fondamento di una determinata organizzazione politica, e chi la ritiene un documento, di natura giuridica, normativo sovraordinato a tutte le altre fonti di produzione del diritto (è insomma la regola giuridica fondamentale, composta a sua volta da diversi precetti normativi che si impongono come parametri di legittimità per tutte le altre fonti, ed in primo luogo per la legge).

Lo Stato

All’inizio della storia umana non esistevano gli Stati, bensì le SOCIETA’, ovvero gruppi umani sufficientemente organizzati, nei quali:

·        esisteva una o più autorità (è il potere di un individuo o di un’istituzione di stabilire obblighi o vincoli per raggiungere un certo obiettivo sociale) a cui si ubbidiva;
·        vi erano lavori diversi svolti da individui diversi (è ciò che si chiama specializzazione produttiva);
·        esistevano, di conseguenza, ruoli sociali diversi, alcuni più prestigiosi, altri meno (è la cosiddetta gerarchia sociale).
Solo dopo che una società si era formata su questi presupposti poteva nascere uno Stato, ossia una struttura politica articolata, con una autonomia estesa su un preciso territorio e sulla sua popolazione.
Il passaggio dalla società allo Stato di solito si verifica allorché nascono conflitti all’interno di una società. Queste contese possono generare violenze e minacciare l’esistenza stessa della società. Coloro che ne fanno parte capiscono che, per risolvere in modo costruttivo le questioni, è utile riconoscere una autorità superiore in grado di:

·        stabilire le leggi;
·        applicare le leggi;
·        fare rispettare le leggi da tutti i cittadini, anche con l’uso della forza.
Lo Stato è opera degli uomini e quindi possiede solo i valori e le prerogative che gli individui gli attribuiscono per comune accordo.
LO STATO E’ L’ORGANIZZAZIONE CHE DIRIGE L’INTERA SOCIETA’ EVENTUALMENTE UTILIZZANDO ANCHE LA FORZA. MA LA FUNZIONE DELLO STATO MODERNO NON E’ SOLO QUELLA DI COMANDARE E DI FARSI OBBEDIRE: E’ ANCHE QUELLA DI ESSERE A SERVIZIO DELLA SOCIETA’: LE SUE REGOLE SERVONO A METTERE I CITTADINI IN CONDIZIONE DI ESPRIMERSI E A CONTRIBUIRE ALLA CONTINUA EVOLUZIONE DELLA COLLETTIVITA’. LIBERTA’, CITTADINANZA, DEMOCRAZIA SONO I COROLLARI ESSENZIALI ALLA NOSTRA IDEA MODERNA DI STATO.

sabato 26 ottobre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 5




E’ democratica perché tutte le sue parti sono ispirate a principi di democrazia.

E’ popolare perché l’Assemblea Costituente che l’ha scritta è stata scelta dal popolo.

E’ frutto di un accordo perché è nata dopo lunghe discussioni, alla ricerca di una mediazione fra le diverse posizioni.

E’ estesa perché non si limita a indicare come è organizzato lo Stato, ma afferma gli ideali (di libertà, giustizia, uguaglianza sociale) che devono ispirare la sua azione e i suoi rapporti con i cittadini.

E’ rigida perché, pur non essendo chiusa al nuovo, ma, anzi “profetica”, nessuna legge ordinaria può modificarla; per cambiarla occorre seguire una complessa procedura di revisione.


sabato 19 ottobre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 4


La Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta la sintesi dei più importanti indirizzi politici, morali e sociali che si sono affermati in Italia nel corso dell’ 800 e della prima metà del ‘900: democratico, liberale, cattolico, socialista.
Secondo il pensiero democratico, la Costituzione afferma innanzitutto l’uguaglianza dei cittadini e assegna il potere supremo a tutto il popolo, che lo esercita per mezzo dei suoi rappresentanti.
In base ai principi liberali, la Costituzione garantisce i diritti inviolabili dell’individuo (cioè quelli che appartengono all’uomo in quanto tale), come il diritto alla vita, alla libertà personale e a manifestare liberamente il proprio pensiero.
In linea con gli ideali cattolici, la Costituzione afferma il dovere che ha ogni cittadino di essere solidale con il prossimo.
Infine, la Costituzione accoglie l’aspirazione socialista a una politica che impegni lo Stato a riconoscere a tutti i cittadini una serie di diritti (al lavoro, alla salute, all’istruzione, all’assistenza, alla casa,…) e a rimuovere gli ostacoli che impediscono all’individuo di usufruirne. Così, ad esempio, se il cittadino, anche il più povero, ha diritto alla salute, lo Stato deve organizzare un sistema sanitario (medici, ospedali, etc.) che renda effettivo questo diritto.

sabato 12 ottobre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE. 3


Settant’anni fa nasceva quindi la Repubblica Italiana.
Uno dei primi atti del nuovo Stato fu dotarsi di una Costituzione, una legge che accomunasse tutti gli italiani, non più sudditi ma cittadini.
La Costituzione è il documento più importante: definisce i principi fondamentali dello Stato, è la base per ogni legge che viene approvata, come anche del comportamento di ogni buon cittadino.
Ogni cittadino italiano, chiunque aspiri ad esserlo e tutti coloro che, a vario titolo, risiedono nel territorio della Repubblica Italiana devono conoscerla, ed è compito della Scuola fare sì che questo avvenga.
La Costituzione è la legge fondamentale del nostro Stato: essa contiene le norme essenziali regolatrici della vita civile e politica, imperniate sui valori di libertà e di eguaglianza, di giustizia, di pace e di progresso sociale, che sono la linfa vitale della società democratica.
La Costituzione, con la consacrazione dei diritti della persona umana, favorisce l’instaurazione e il consolidamento della cooperazione e dell’amicizia con gli altri popoli nelle relazioni economiche e culturali.

La Costituzione della Repubblica Italiana rappresenta la sintesi dei più importanti indirizzi politici, morali e sociali che si sono affermati in Italia nel corso dell’ 800 e della prima metà del ‘900: democratico, liberale, cattolico, socialista.

sabato 5 ottobre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE. 2


La culla delle Costituzioni moderne è l’Inghilterra: qui, infatti, vennero promulgate la prime Carte dei Diritti, documenti scritti che limitavano il potere del sovrano e fissavano in modo solenne le libertà e i diritti dei sudditi. La prima fu la Magna Charta Libertatum del 1215, seguita dall’ Habeas Corpus Act, del 1679, e dal Bill of Rights, del 1689, che sono ancora oggi alla base della Costituzione (non scritta) Inglese.
La prima Costituzione scritta in un unico documento è quella degli Stati Uniti d’America, del 1787, che, per la prima volta, stabilisce la divisione dei tre poteri dello Stato (legislativo, esecutivo e giudiziario), secondo i principi enunciati dal filosofo francese Montesquieu nella sua opera “Lo spirito delle Leggi”, e che è alla base di ogni sistema democratico moderno.
Nell’ 800, sotto la spinta rivoluzionaria, si ebbero Costituzioni “liberali”, che, però, non erano votate dai sudditi ma concesse dai sovrani, e dunque basate sul principio che tutto il potere appartiene al re, il quale, con un atto di benevolenza, decide di riconoscere ai sudditi alcuni diritti.
E’ questo anche il caso dello Statuto Albertino, la prima Costituzione concessa dal Re Carlo Alberto di Savoia al Regno di Sardegna e divenuto, poi, dal 1861, la Costituzione del Regno d’Italia, fino al 1948. Infatti, il 2 giugno 1946, il popolo italiano, a suffragio universale (votarono, cioè, tutti i cittadini maggiorenni, comprese, per la prima volta, le donne) scelse, attraverso il Referendum Istituzionale, che l’Italia diventasse una Repubblica ed elesse, contemporaneamente, l’Assemblea Costituente, che, dopo circa un anno e mezzo di lavori, approvò la Costituzione della Repubblica Italiana, che entrò in vigore il 1° gennaio 1948.

sabato 21 settembre 2019

CITTADINANZA E COSTITUZIONE. 1


CHE COS’E’ LA COSTITUZIONE?

La Costituzione è la legge fondamentale dello Stato, che stabilisce:
-          i diritti e i doveri dei cittadini che lo Stato si impegna a far rispettare perché regnino al suo inerno l’ordine e l’armonia;
-          l’organizzazione dello Stato.

Si può dire che la Costituzione rappresenta una sorta di patto tra il cittadino e lo Stato. La sua funzione è, infatti, quella di fissare i principi della vita comune e le regole accettate da tutti, sulla base delle quali viene esercitato il potere pubblico.


Ma che cos’è lo Stato?
Lo Stato è una struttura politica articolata, con un’autorità estesa su un preciso territorio e sulla sua popolazione, un’organizzazione che dirige l’intera società, eventualmente utilizzando la forza. Ma la funzione dello Stato moderno non è solo quella di comandare e farsi obbedire: è anche quella di essere al servizio della società: le sue regole servono a mettere i cittadini in condizione di esprimersi e a contribuire alla continua evoluzione della collettività, tramite aspetti fondamentali della vita civile come libertà, cittadinanza, democrazia.

Caratteristiche dello Stato
-          popolo
-          territorio delimitato da precisi confini
-          sovranità: autorità del potere centrale
-          monopolio della forza: solo lo Stato è autorizzato a esercitarla attraverso le Forze Armate e le Forze dell’Ordine
-          imposizione di regole e leggi
-          giudizio sui contrasti
-          erogazione dei servizi pubblici (scuole, ospedali, trasporti pubblici, strade, etc.)
-          imposizione di tributi fiscali.