sabato 11 gennaio 2020

CITTADINANZA E COSTITUZIONE 11


Com’è organizzato il Sistema Scolastico Italiano

Nel settembre 2000, con l’approvazione unanime della Dichiarazione del Millennio, 191 Capi di Governo hanno sottoscritto un patto globale di impegno congiunto tra Paesi ricchi e Paesi poveri. Dalla “Dichiarazione del Millennio” delle Nazioni Unite sono nati otto obiettivi (MDG) che costituiscono un patto a livello planetario fra Paesi ricchi e Paesi poveri, fondato sul reciproco impegno a fare tutto ciò che è necessario per costruire un mondo più sicuro, più prospero e più equo per tutti. Si tratta di otto obiettivi cruciali da raggiungere entro il 2015. Tra questi, il secondo è il seguente:
Rendere Universale l’Educazione Primaria, cioè assicurare che ovunque, entro il 2015, i bambini, sia maschi che femmine, possano portare a termine un ciclo completo di istruzione primaria.
Purtroppo, però, l’obiettivo non è stato, per varie ragioni. Eppure sarebbe bastato che i paesi ricchi avessero rinunciato, ognuno, a soli sei giorni di spese militari, riferite all’anno 2009, per conseguire lo scopo (pagg. 7 e 25  di EFA GLOBAL MONITORING REPORT 2011,  UNESCO).
La nostra Costituzione, in questo senso, è “profetica” (se si tiene conto di quando fu redatta): l’articolo 34, infatti, nei primi due commi, recita così:
La scuola è aperta a tutti.
L'istruzione inferiore, impartita per almeno otto anni, è obbligatoria e gratuita.

È lo Stato a gestire in prima persona tutto il sistema dell’istruzione, fissando le regole generali (art.117); concorrono, però, al sistema d’istruzione anche le Regioni (istruzione e formazione professionale e altro, secondo quanto previsto dall’ art. 138 del decreto legislativo 112 del 1998).
·        Vengono istituite scuole statali per tutti i tipi d’istruzione (dalla materna all’università);
·        Anche enti di varia natura e privati cittadini possono aprire e gestire scuole, ma ciò dovrebbe avvenire senza che lo Stato contribuisca in alcun modo alle spese per il loro mantenimento (art. 33 c. 3);
·        Le scuole private che lo richiedono vengono parificate a quelle statali, ossia hanno pari valore per quanto riguarda il riconoscimento del titolo di studio.
Anche i singoli Istituti scolastici interagiscono con il territorio in cui operano, secondo quanto previsto dal Regolamento dell’AUTONOMIA DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE (D.P.R. 275 dell’8 marzo 1999) e dall’articolo 21 della legge n. 59 del 15 marzo 1997.