sabato 26 settembre 2020

APPROFONDIMENTI LETTERARI 3^ - Storia del Teatro: Introduzione

 

UNA BREVISSIMA STORIA DEL TEATRO

 

 

 

Perché il teatro è importante dal momento che forma la mente degli uomini

 in maniera tale che qualsiasi cosa essi vedano sul palcoscenico

ne faranno la prova nel mondo, che non è che un palcoscenico più grande.

 


Così G. B. Shaw ne’ La dama bruna dei sonetti faceva dire al suo Shakespeare.

Già. Ciò che si vede sul palcoscenico di un teatro è specchio della realtà. O ne è anticipazione. O negazione. O realtà assai più che la quotidiana contingenza. O tutto questo  e altro ancora.

E’ sogno? Forse, se per sogno si intende ciò che pensava nel II secolo d.C. Artemidoro di Daldi nella sua Interpretazione dei sogni: il sogno, in greco tòn onéiron, è “l’essere che parla, che si manifesta”[1].

E quanti sogni nella storia del teatro, talora, anzi spesso, premonitori e, sempre, rivelatori del “reale”, della verità dell’essere.

E in questo continuo rivelare nel nascondimento della maschera, della “persona” (secondo l’etimo etrusco), è la vita, l’essenza stessa del teatro e dell’accadimento scenico, in tutta la sua storia.

Storia che, per quel che riguarda la civiltà di cui siamo figli e espressione, quella “occidentale”, è lunga venticinque secoli e che inizia e si rinnova quando l’uomo guarda intorno e dentro a sé, si interroga, cerca di darsi risposte che lo portino ad uscire dalle diverse “società chiuse” (prendendo in prestito l’analisi di Popper[2]), in cui l’uomo avverte il mondo come una grande macchina su cui egli non ha nessun immaginabile potere, per costituire nuove “società aperte”, nelle quali è l’essere umano l’artefice del proprio esistere.

Sì, perché non si può probabilmente parlare di un unico momento, nella storia dell’uomo, in cui questi prende coscienza di sé e della sua responsabilità nel proprio continuo divenire. No, di “società chiusa” si può, e forse si deve, parlare ogniqualvolta questa, nel sopore determinato da abitudini, usi, consuetudini, convenzioni, regole fatalisticamente o supinamente e acriticamente accettate, rischia di adagiarsi e di esimersi dall’individuare la propria responsabilità nella costruzione dell’esistenza; ogni volta che delega a qualcuno o qualcosa, fideisticamente, il proprio destino e, prima ancora, il determinarsi del suo quotidiano cammino.

 

 

“Una storia del teatro che sia seria ed esauriente al tempo stesso è francamente impossibile. Il teatro copre duemilacinquecento anni di storia documentata, si articola nella storia della letteratura drammatica e in quella dello spettacolo, che a sua volta ha per oggetto l’edificio teatrale, la scenografia, la regia, l’attore, e il burattino o la marionetta: riguarda civiltà estremamente diverse quali la nostra cosiddetta occidentale e quella dell’estremo oriente; nel solo ambito della nostra tradizione culturale essa si esprime in almeno venti lingue importanti e diverse, che vanno dal greco antico e dal latino a tutte le lingue nazionali parlate oggi in Europa e nelle Americhe, per non far cenno delle lingue regionali nelle nazioni più ricche di vicende, o delle nazioni e dei teatri emergenti che alla nostra tradizione si rifanno. Nessuno può pretendere di coprire questo impressionante arco di conoscenze necessarie, e nessuno è mai stato in grado di raccogliere a questo scopo un’équipe adeguata.

Pertanto, raccontare una storia del teatro non può significare altro che tracciare un plausibile itinerario che dalle prime manifestazioni dell’evento teatrale nella nostra civiltà ci conduca fino al teatro dei giorni nostri, collegando insieme quei momenti, quegli eventi, quei movimenti, quei nomi che in qualche modo hanno lasciato una traccia e hanno contribuito in misura più evidente a fare del nostro teatro quello che è. Senza badare a tutto ciò che – così facendo – si è trascurato: o per non complicare troppo il racconto, o semplicemente perché non se ne sa abbastanza.”

Così si esprime Luigi Lunari, uno dei massimi esperti di Storia del Teatro contemporanei, nella sua Nota introduttiva a “Breve storia del teatro”5.

Il breve racconto della storia del teatro della nostra tradizione culturale (cioè quello che nasce in Grecia, sembra morire con la decadenza di Roma, rinasce nel Medioevo e vede poi la grande fioritura dei teatri nazionali, in Europa e poi nelle Americhe) che seguirà, pertanto, non potrà essere che estremamente sintetico e, necessariamente, incompleto.



[1] Vedi a proposito G. Polato DI UNA DOMANDA E DI ALCUNE RISPOSTE  postfazione a L.Lunari BREVE STORIA DEL TEATRO, pp. 255-256

[2] K. Popper  LA SOCIETA’ APERTA E I SUOI NEMICI

5 L. Lunari BREVE STORIA DEL TEATRO p V

martedì 22 settembre 2020

CRITERI DI VALUTAZIONE LETTERE - Giuliano Polato

 

3.1 CRITERI DI VALUTAZIONE (in decimi; rif. D.L. 137 del 01/09/2008 e sua conversione nella Legge 169 del 30/10/2008)

Italiano

 

COMPRENSIONE DELLA LINGUA ORALE

 

10       Ascolta con attenzione molto viva /Comprende in modo molto approfondito il testo

9          Ascolta con viva attenzione /Comprende in modo approfondito il testo

8          Ascolta con attenzione / Comprende in modo completo il testo

7          Ascolta quasi sempre con attenzione / Comprende in modo esauriente il testo

6          Ascolta con attenzione discontinua / Comprende in modo essenziale il testo

5          Ascolta con attenzione limitata / Comprende in modo parziale il testo

1 – 4    Non ascolta o ascolta con attenzione assai limitata / Comprende in modo molto parziale il testo

 

 

COMPRENSIONE DELLA LINGUA SCRITTA

 

10        Legge in modo molto corretto ed espressivo / Comprende in modo molto approfondito il testo, in ogni suo aspetto (informazioni, collegamenti, lessico)

9          Legge in modo corretto ed espressivo / Comprende in modo approfondito iltesto, in ogni suo aspetto (informazioni, collegamenti, lessico)

8          Legge in modo abbastanza corretto ed espressivo / Comprende in modo      completo il testo, in ogni suo aspetto (informazioni, collegamenti, lessico)

7          Legge in modo discretamente corretto ed espressivo / Comprende in modo esauriente il testo, nei diversi aspetti (informazioni, collegamenti, lessico)

6          Legge in modo sostanzialmente corretto ma poco espressivo / Comprende in modo essenziale il testo, nei diversi aspetti (informazioni, collegamenti, lessico)

5          Legge in modo poco corretto ed espressivo / Comprende in modo parziale il testo, solo in qualche aspetto (informazioni, collegamenti, lessico)

1 – 4    Legge in modo scorretto ed espressivo / Comprende in modo molto parziale il testo, solo in pochi aspetti (informazioni, collegamenti, lessico)

 

 

PRODUZIONE NELLA LINGUA ORALE

 

10       Ha padronanza molto sicura del lessico, ne usa con notevole correttezza e riesce ad organizzare con molta coerenza l’esposizione.

9          Ha sicura padronanza del lessico, ne usa con correttezza e riesce ad organizzare con coerenza l’esposizione.

8          Ha padronanza abbastanza sicura del lessico, ne usa con correttezza e riesce ad organizzare con coerenza l’esposizione.

7          Ha discreta padronanza del lessico, ne usa abbastanza correttamente e riesce ad organizzare con coerenza l’esposizione.

6          Ha discreta padronanza del lessico , ne usa con incerta correttezza e non riesce sempre ad organizzare con coerenza l’esposizione.

5          Ha incostante padronanza del lessico, ne usa con malsicura correttezza ed è confuso nell’esposizione.

1 – 4    Non possiede padronanza del lessico, ne usa con assai malsicura correttezza ed è molto confuso nell’esposizione.

 

 

 

PRODUZIONE NELLA LINGUA SCRITTA      

 

10       Molto corretto nella forma, appropriato e sicuro nel lessico, molto coerente nella organizzazione del testo, molto completo e personale nei contenuti.

9          Corretto nella forma, appropriato e sicuro nel lessico, coerente nella organizzazione del testo, completo e personale nei contenuti.

8          E’ quasi sempre corretto nella forma, appropriato e sicuro nel lessico, coerente nell’organizzazione del testo, abbastanza completo e personale nei contenuti.

7          E’ abbastanza corretto nella forma, quasi sempre appropriato e sicuro nel lessico, abbastanza coerente nell’organizzazione del testo, discretamente completo e personale nei contenuti.

6          Non sempre corretto nella forma, non preciso nel lessico, non del tutto coerente nell’organizzazione del testo, generico ed essenziale nei contenuti.

5          Scorretto nella forma, generico e povero nel lessico, incoerente nella organizzazione del testo, incompleto e assai generico nei contenuti.

1 – 4    Molto scorretto nella forma, assai generico e povero nel lessico, molto incoerente nella organizzazione del testo, assai incompleto e generico nei contenuti.

 

 

CONOSCENZA DELLE STRUTTURE DELLA LINGUA

 

10        Conosce e comprende in modo molto sicuro le strutture della lingua

9          Conosce e comprende in modo sicuro le strutture della lingua

8          Conosce e comprende in modo sicuro le principali strutture delle lingua

7          Conosce e comprende in modo abbastanza sicuro le principali strutture della lingua

6          Conosce e comprende non sempre in modo sicuro le principali strutture      della lingua

5          Conosce e comprende in modo poco sicuro solo alcune strutture della lingua

1 – 4    Conosce e comprende in modo molto insicuro solo alcune strutture della lingua

 

 

CONOSCENZA E ORGANIZZAZIONE DEI CONTENUTI (vale anche per Approfondimenti in materie

Letterarie)

 

10        Conosce e comprende in modo molto approfondito gli argomenti

9          Conosce e comprende in modo approfondito gli argomenti

8          Conosce e comprende in modo completo gli argomenti

7          Conosce e comprende in modo esauriente gli argomenti

6          Conosce e comprende in modo essenziale gli argomenti

5          Conosce e comprende in modo frammentario gli argomenti

1 – 4    Conosce e comprende in modo molto frammentario  o non conosce e comprende affatto gli argomenti


Educazione Civica

 

COMPRENSIONE DEI FONDAMENTI E DELLE ISTITUZIONI DELLA VITA ASSOCIATA

 

10        Comprende in modo pienamente autonomo e critico

9          Comprende in modo autonomo e critico

8          Comprende in modo quasi sempre autonomo e critico

7          Comprende in modo abbastanza autonomo e critico

6          Comprende in modo non autonomo ed elementare

5          Comprende in modo non autonomo e parziale

1 – 4    Non comprende se non in modo non autonomo e molto parziale.

 

 

GRIGLIA VALUTAZIONE VERIFICHE SCRITTE

 

 

0% – 40%

4

40,1% - 45%

4 ½  = 4,5

45,1% - 48%

4/5  = 4,8

48,1% - 50%

5

50,1% - 55%

5 ½  = 5,5

55,1% - 58%

5/6  = 5,8

58,1% - 60%

6

60,1% - 65%

6 ½ = 6,5

65,1% - 68%

6/7 = 6,8

68,1% - 70%

7

70,1% - 75%

7 ½ = 7,5

75,1% - 78%

7/8 = 7,8

78,1% - 80%

8

80,1% - 85%

8 ½  = 8,5

85,1% - 88%

8/9  = 8,8

88,1% - 90%

9

90,1% - 95%

9 ½ = 9,5

95,1% - 97,99%

9/10 = 9,8

98% - 100%

10

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In genere verrà applicato anche un calcolo di “punteggi negativi” come di seguito illustrato

 

CALCOLO DEI PUNTEGGI CON PUNTI NEGATIVI

Punteggio finale = tot. punti risp. esatte – (0,25 x ogni risp. errata + 0,5 x ogni risp. non data)

Esempio

 

Classe xxx

Disciplina xxx

 

 

 

Tot.

 

50

 

alunni

G

Er.

ND

Punt.

Perc.

Voto

xxx

40

6

4

36,5

73

7

yyy

31

12

7

24,5

49

4/5